MENU
Bullismo: caratteristiche e conseguenze
ARTICOLI E APPROFONDIMENTI PSICOLOGIA SCOLASTICA  /  BULLISMO: CARATTERISTICHE E CONSEGUENZE

Bullismo: caratteristiche e conseguenze

"Anche la più cupa delle tenebre può essere rischiarata da un singolo raggio di luce" (San Francesco)
Quali sono le caratteristiche del bullismo?
Il
bullismo è un malessere sociale fortemente diffuso, sinonimo di un disagio relazionale che si manifesta soprattutto tra adolescenti e giovani. Perché si possa parlare di bullismo è necessario che siano soddisfatti alcuni requisiti:
- i protagonisti sono sempre bambini o ragazzi, in genere in età scolare, che condividono lo stesso contesto, più comunemente la scuola;
- gli atti di prepotenza, le molestie o le aggressioni sono intenzionali, cioè sono messi in atto dal bullo (o dai bulli) per provocare un danno alla vittima o per divertimento;
- c’è persistenza nel tempo: le azioni dei bulli durano nel tempo, per settimane, mesi o anni e sono ripetute;
- c’è asimmetria nella relazione, cioè uno squilibrio di potere tra chi compie l’azione e chi la subisce, ad esempio per ragioni di età, di forza, di genere e per la popolarità che il bullo ha nel gruppo dei suoi coetanei;
- la vittima non è in grado di difendersi, è isolata e ha paura di denunciare gli episodi di bullismo perché teme vendette.
Non è bullismo se due ragazzi o gruppi di ragazzi litigano fra loro o si picchiano perché, in questi casi, esiste una parità di forza. Ma soprattutto non è bullismo quando qualcuno attacca o minaccia un coetaneo con un coltello, procura ferite gravi o compie molestie o abusi sessuali, questi comportamenti sono dei veri e propri reati.
Quali sono le conseguenze del bullismo?
Nel caso del bullismo è importante non sottovalutare il problema ed agire tempestivamente, poiché le conseguenze del fenomeno sul piano psicologico, sia a breve che a lungo termine, possono essere gravi sia per le vittime, sia per i bulli e per gli osservatori (chi assiste).
Per le vittime il rischio è quello di manifestare il disagio innanzitutto attraverso sintomi fisici (es. mal di pancia, mal di testa) o psicologici (es. incubi, attacchi d’ansia), associati ad una riluttanza nell’andare a scuola. In caso di prevaricazioni protratte nel tempo, le vittime possono intravedere come unica possibilità per sottrarsi al bullismo quella di cambiare scuola, fino ad arrivare in casi estremi all’abbandono scolastico; alla lunga, le vittime mostrano una svalutazione di sé e delle proprie capacità, insicurezza, problemi sul piano relazionale, fino a manifestare, in alcuni casi, veri e propri disturbi psicologici, tra cui quelli d’ansia o depressivi.
I bulli possono invece presentare: un calo nel rendimento scolastico, difficoltà relazionali, disturbi della condotta per incapacità di rispettare le regole che possono portare, nel lungo periodo, a veri e propri comportamenti antisociali o ad agire comportamenti aggressivi e violenti in famiglia e sul lavoro.
Gli osservatori, infine, vivono in un contesto caratterizzato da difficoltà relazionali che aumenta la paura e l’ansia sociale e rafforza una logica di indifferenza e scarsa empatia, portando i ragazzi a negare o sminuire il problema.
Potrebbe interessarti anche
Quando non possiamo parlare di bullismo
Quando non possiamo parlare di bullismo
Monday, November 12, 2018
Il fenomeno del bullismo
Il fenomeno del bullismo
Monday, November 12, 2018
Il cyberbullismo
Il cyberbullismo
Monday, November 12, 2018
Contatti
Tel.: 348 438 5118

E-mail: robertogava.psicologo@gmail.com
Dove sono
Padova - Via Domenico Turazza n° 48/O
Social
P.I.: 04393730280
Roberto Gava - Psicologo Psicoterapeuta a Padova  |  Tel.: 348 438 5118  |  E-mail: robertogava.psicologo@gmail.com